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Il regime forfettario è un particolare regime fiscale introdotto con la Legge di stabilità 2015, per poi essere completamente riformato l’anno successivo. Infine, le ultime modifiche che lo riguardano sono contenute nella Legge di bilancio 2019.

Con il regime forfettario il reddito di un titolare di partita Iva viene tassato a forfait, sulla base cioè di un indice di redditività che cambia sulla base del tipo di attività svolta dal contribuente.

Requisito di accesso

Dal 1 gennaio 2019, possono accedere a questo regime fiscale agevolato tutte le persone fisiche esercenti attività di impresa arti o professione che, nell’anno precedente:

  • hanno conseguito ricavi o percepito compensi entro il limite massimo di 65 mila euro
  • non abbiano partecipazioni a società di persone, associazioni o imprese familiari
  • non abbiano il controllo di Srl o associazioni in partecipazione che esercitano attività direttamente o indirettamente connesse con quelle svolte dal soggetto titolare del regime forfettario

Reddito e tassazione

Al fine di calcolare il reddito imponibile di un soggetto fiscale in regime forfettario è necessario applicare al volume complessivo dei ricavi e compensi percepiti il coefficiente di redditività relativo al proprio codice attività (ATECO).

Qui di seguito i coefficienti per le differenti tipologie di attività:

  • Commercio al dettaglio e all’ingrosso: 40 per cento
  • Servizio di alloggio e ristorazione: 40 per cento
  • Industrie alimentari e delle bevande: 40 per cento
  • Commercio di alimenti e bevande: 40 per cento
  • Commercio ambulante non alimentare: 54 per cento
  • Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie di istruzione, servizi finanziari e assicurativi: 78 per cento
  • Altre attività economiche: 67 per cento
  • Costruzione e attività immobiliari: 86 per cento
  • Intermediari del commercio: 62 per cento

Dalla cifra ottenuta, poi, vanno sottratti i contributi obbligatori ai fini previdenziali. A questo punto verrà ottenuta la base imponibile alla quale applicare la flat tax al 15 per cento. Se l’attività è invece una start up, la tassazione prevista è del 5 per cento per i primi 5 anni di attività

Le scadenze per il versamento delle tasse sono:

  • Tra il 30 giugno e il 30 novembre dell’anno d’imposta va versato l’acconto
  • Entro il 30 giugno dell’anno successivo va versato il saldo

INPS artigiani e commercianti

A coloro che applicano questo regime viene applicata una riduzione del 35 per cento sulla contribuzione dovuta ai fini previdenziali (nel caso di artigiani e commercianti) a seguito di specifica richiesta all’Inps.